Traversata a nuoto in solitario Portoferraio – Piombino 11/07/2009



ANEDDOTI………di Franco Lo Cascio

Ho chiesto a Franco Lo Cascio, memoria storica del nostro movimento, di inviarmi qualche aneddoto della serie … “come eravamo…e come ci divertivamo!”

Franco ci tiene a ricordare che le gare erano e sono un modo per socializzare, non solo per vedere chi arriva prima.

Ecco per ora cosa mi ha scritto…altre storie sono in arrivo.

Alla traversata del Passetto ad Ancona dopo la gara normale ne partiva subito dopo un’altra con le pinne: il sottoscritto l’aveva nuotata l’anno precedente con molta soddisfazione e si riscrisse. Solo che cedette le pinne a Marco Paghi, che voleva provare, e Marco vinse sotto falso nome. Naturalmente, come se niente fosse, sul podio andai io tra gli evviva dei presenti.

Nella gara di Fano andava di moda la battaglia per chi riusciva ad arrivare ultimo visto che gli veniva consegnato un premio speciale. Ne escogitavamo di tutti i colori ma riusciva quasi sempre a “vincere” il Sig Dante Adanti un vero specialista dell’ultimo posto.

A quei tempi (inizi anni ottanta) Gianni Verga non riusciva mai a battere Giorgio Mangiarotti. Una volta al giro dell’isola di Bergeggi ci fermammo tutti dietro ad uno scoglio e Gianni fece un volatone fino a terra seguito a distanza dal Terranova che, neanche lui, si era accorto dello scherzo.Tuttora il Terranova è convinto di averci battuto e che quello sia stato il suo risultato sportivo più importante.

Ai mondiali di Tokio Renato Delpino comprò una radiolina…che però parlava solo in giapponese. Tutti i giorni voleva andarla a cambiare. Noi gli dicemmo che sapevamo parlare il giapponese e che lo avremmo aiutato. Invece ogni giorno ci inventammo una scusa per non accompagnarlo. Così non cambiò la radiolina ma a Genova la radiolina parlò in italiano con grande gioia di Renato!!

A Senigallia vinse ma sul podio non sorrideva…aveva perso la dentiera in partenza e,invece di raccoglierla subito, per paura di non vincere…la lasciò andare sul fondo

La sera prima del Passetto non si trovavano alberghi ed allora ci si adattava come meglio si poteva. Una master ebbe ospitalità nella camera di due master genovesi (che allora nuotavano per la Old Stars Firenze). Si spogliò tutta ignuda, si infilò in mezzo ai due e dormì tutta la notte. Non altrettanto riuscirono a fare i due master.

sempre al Passetto, un noto master riusciva a battere quelli che nelle altre gare lo battevano: al terzo anno uno lo seguì fin dall’inizio e lo vide andare al largo…dove aspettava una barca amica!

Dopo una Cavi-Sestri ci si mise d’accordo per allenarci assieme il giorno dopo. Ci si trovò in un gruppetto e c’erano anche Marco e Massimo Paghi…il mare però era lungo con onde di 4 metri. Dal molo del porto riuscivi a tuffarti al largo ma per rientrare dovevi per forza fare tutto il giro del lungo molo e rientrare in acqua calma…così, da incoscienti, facemmo. Mentre nuotavamo vedevamo delle enormi macchie bianche sott’acqua. All’arrivo il Marco, che aveva gli occhialini graduati ci disse ch‘erano tutte meduse. Fortuna che il mare grosso le teneva a fondo!

Durante la gara di Moneglia vedemmo sul fondo sabbioso un mucchio di polpi. Io, Vassallo e Baldi li prendemmo con le mani ed arrivammo a terra con 12 polpi che mangiammo sulla spiaggia della secca dove Martini aveva preparato il barbecue.

In una gara sull’Adriatico, con la spiaggia piena di turisti tedeschi, uno di noi urtò uno scoglio con il piede. Uscendo sanguinante dall’acqua (niente di grave) disse che un fish dog lo aveva morsicato…e tutti i tedeschi scapparono dall’acqua!

se Fano era famosa per le nuotate con la mucillagine a Ravenna ci capitò di incrociare uno sciame di pulci di mare, che entrarono nei costumi di tutti…e all’arrivo un sacco di nuotatori e nuotatrici si denudarono sfregandosi con la sabbia nelle parti interessate.

In una gara al Brixia Fidelis stavamo cercando l’albergo quando incontrammo un master di Roma che ci disse che lì vicino c’era l’Hotel Alabarda. Trovammo posto e, dopo le gare e lauta cena, si andò a dormire… Guardando un po’ di tv scoprimmo che vi erano film particolari. Pensammo che era meglio dormire… Dopo poco, nel silenzio e nel buio della notte, si sentì l’inconfondibile voce del master di Roma che, bussando alla porta della camera di una master siciliana diceva: ROSALIA (nome inventato) Rosalia aprimi, lo so che stai guardando la tv, aprimi che la guardiamo insieme! Non sappiamo se la porta fu aperta.

In quanto ad inquinamento noi nuotatori non ci possiamo certo lamentare, visto che ci hanno fatto immergere in posti orrendi… ma la più brutta delusione è stato il mondiale master a Rio de Janeiro: la prova di fondo nella baia di Copacabana era nel mezzo della fogna!

Vabbè che anche in Italia qualcuno ci ha provato a farci arrivare alla Cloaca Maxima!

Invenzioni: uno sperimentatore di Rapallo ha inventato e prodotto due esemplari di contenitore abiti asciutti nonché segnalatore e mezzo di appoggio. Parti da Moneglia, te lo leghi in vita e quando arrivi a Sestri Levante ti cambi e torni a casa in treno