Nuotando nel mare Etrusco 11 - 12 Luglio 2015



Prologo

Alcuni anni fa mi chiesi cosa potevo fare per contribuire a far conoscere le gare in mare, più genericamente definite in acque libere ed allo stesso tempo tornare a nuotare su lunghe distanze ( come vengono definiti percorsi oltre 16 km).


Per vari motivi è un dato di fatto che per un master da diversi anni non ci sono gare oltre 10 km.

Avevo bisogno di nuovi stimoli , di una "idea" che mi sembrasse interessante perseguire. Mi venne in mente di proporre un percorso sulla distanza dei 25 km che è la distanza della gran fondo ai campionati europei e mondiali e di farlo omologare dalla Federazione Italiana Nuoto.
Nacque così nel 2009 la Portoferraio - Piombino: una traversata tecnicamente interessante, in quanto si tratta di nuotare controcorrente il canale di Piombino, ma anche un percorso molto bello, soprattutto nel tratto finale.
Nel 2014 una ventina di nuotatori, chi singolarmente chi a staffetta, lo hanno ripercorso (anche se parzialmente) e quindi confido che, nel tempo, la mia speranza che diventi una classica si possa realizzare ( vedi anche il regolamento nei link del 2009).

Mentre mi preparavo per la Portoferraio-Piombino, si creano casualmente i presupposti per una traversata che avevo in mente fin da ragazzo. Guardando la cartina geografica della Toscana, è la prima che viene in mente: quella tra l’isola d’Elba e Follonica; nuotata che ho fatto nel 2010. Anche questo percorso è stato omologato.

Queste due iniziative sono piaciute e devo dire che un po’ mi hanno cambiato la vita: le persone spesso non mi chiedono più "Come va? Tutto bene?" ma piuttosto " Ti alleni? Quest’anno fai un’altra traversata?"

Però, se volevo riprovare dovevo puntare su qualcosa di diverso.
Innanzitutto dovevo "allungare" la distanza poichè questo è l'aspetto che più colpisce. Un altro suggerimento era stato quello di nuotare sottocosta e questa era la cosa che mi convinceva di meno, perchè credo che qualsiasi nuotatore che pratichi questo sport abbia in mente l' "attraversamento" , il confronto con il mare aperto dove non vedi la terraferma.
D’altra parte nuotare sottocosta aumentava la visibilità e quindi soddisfaceva l’idea di far conoscere il nuoto in mare su lunghe distanze. Ad un certo punto mi sono deciso, ho pensato che nuotare sottocosta due percorsi in due giorni consecutivi potesse essere un giusto mix di esigenze ed esperienze diverse.
Mi permetteva di arrivare a nuotare circa 50 km (che mi sembrava una distanza "interessante"), di avere una buona visibilità e di poter effettuare due percorsi che mi piacevano particolarmente; percorrendoli, posso dire di avere nuotato, seppure in anni diversi, lungo tutta la costa toscana.

Ho intitolato questa mia prova sportiva "Nuotando nel mare etrusco" perchè si svolge proprio su un tratto di mare solcato da questo popolo e conosciuto da millenni, ricco di fascino e di storia. Basta pensare alla necropoli di Baratti dominata dall’abitato di Populonia, alle torri di avvistamento sparpagliate lungo il litorale, ai paesini medievali dell’entroterra .

Mi piace pensare a questa nuotata come ad un contenitore in cui, ad di là dei miei intenti e delle mie motivazioni personali, ognuno può vedere cosa più gli piace: ci sono la storia, l’amicizia ( la nuoterò insieme ad altri master che si alterneranno nuotando a staffetta) l’ avventura, la fatica ed una immersione totale nella natura. A questo proposito la partenza del primo percorso avverrà, non a caso, dalla spiaggia dell’oasi di Bolgheri che è stata la prima oasi , in Italia, associata al WWF.



Per dare un po' di "pepe" al tutto ho pensato di fare delle locandine (vedi link "volantino"): ho avuto la "faccia tosta" di dare degli orari di riferimento e di distribuirli lungo tutta la costa, davanti alla quale avrei nuotato.