50 km nuotati sottocosta in due giorni (l’11 e 12 luglio 2015 ) in un tempo complessivo di 13 ore e 25 minuti.
Questo in estrema sintesi è stato " Nuotando nel mare Etrusco".
Ma il tempo aveva una importanza relativa in quanto l’obbiettivo dichiarato era "farsi vedere" il più possibile nel tentativo di suscitare interesse verso questo sport.
Per questo avevo scelto di nuotare all’altezza delle boe degli stabilimenti balneari e per questo avevo fatto stampare dei volantini che erano stati distribuiti lungo tutto il percorso nei giorni precedenti.
Decidere di mettersi " in gioco" fino al punto di far stampare il proprio nome sui volantini non è stato facile, una decisione a metà tra una goliardica sfacciataggine e la presunzione delle proprie capacità.
E’ stata una grande avventura cominciata anni fa quando il giorno dopo le traversate del 2009 e del 2010 mi resi conto che avevo già recuperato la fatica .
Due anni fa presi la decisione di provare questi due percorsi in due giorni successivi e scelsi le date: Il primo anno è servito per prendere contatti , proporla, verificarne la fattibilità, il secondo anno per realizzarla concretamente.
5 comuni interessati, 4 capitanerie, le barche appoggio, le canoe, i giudici, i cronometristi,due punti di partenza e di arrivo, un’avventura a 360° gradi divisa a metà tra la fase organizzativa e gli allenamenti e,devo dire, non so ancora tra le due quale sia stata la più impegnativa.
Colpi di scena, defezioni improvvise ed aiuti insperati si sono susseguiti nei mesi andando ad aumentare nell’ultimo periodo.
In molti mi hanno chiesto come si fa prepararla: non ho un’unica risposta, la prima che mi viene in mente è che per mesi nuotare diventa lo scopo principale della tua giornata.
Prima pensi a quando, quanto e come allenarti e il resto della giornata viene definito in base a quello.
L’altra cosa è che per quanto tu ti possa allenare non sarai mai veramente pronto per affrontare queste distanze.
Se anche ti alleni tutti i giorni per 7 giorni alla settimana per 7 km al giorno alla fine della settimana avrai nuotato 50 km ma qui si tratta di farlo in due giorni.
È vero che il cronometro qui ha un valore relativo ma sono distanze in cui , secondo me, devi avere la capacità di "improvvisare" cioè la capacità di nuotare oltre la preparazione raggiunta.
Devi avere la capacità di trasformare la fatica in un punto di forza, di perdere la cognizione del tempo e concentrarti su quella piacevole sensazione di scioltezza, leggerezza, armonia del movimento che è poi il vero motivo per cui affronti una prova del genere.
Sono sensazioni: ti devi divertire altrimenti rimane solo la fatica e non ne vale la pena.
Molti mi parlano di " forza mentale" ma non bastano la determinazione e la volontà , devi entrare in una dimensione in cui il tempo non ha importanza mentre viene esaltato il rapporto tra testa e corpo.
Per la prima volta, come medico sportivo, ho cercato di "allenare" su me stesso queste capacità ed allo stesso tempo ho cercato di migliorare il recupero tra un allenamento e l’altro perché su questo si basava "Nuotando nel mare Etrusco" : sul non pensare al chilometraggio e sul recupero tra le due prove.
Ho capito di essere pronto agli inizi di giugno: a quel punto si trattava di mantenere la condizione e di sperare nel meteo.
Ho avuto fortuna: non ho avuto particolari problemi nell’ultimo mese e ho avuto due belle giornate.
Quando stai per partire e vedi che il mare è calmo è una sensazione impagabile: sai che stai per vivere un’esperienza che, comunque vada, ricorderai per tutta la vita. Ti senti al posto giusto nel momento giusto: è l’emozione nell’emozione.
Due percorsi splendidi con partenze ed arrivi spettacolari.
Bolgheri-Baratti è insidioso: con vento contro non hai possibilità di fuga e diventa veramente difficile. Alla ricerca di nuotare sottocosta il percorso si è allungato e cambiamenti improvvisi della visibilità ( con presenza di meduse) accompagnati da correnti fredde lo hanno reso impegnativo.
Circa 7 ore e 50 minuti il tempo impiegato a dimostrazione delle difficoltà.
Quando ho visto il tempo mi sono intimorito per il giorno successivo ma fortunatamente ho avuto un buon recupero e la mattina successiva non avevo alcun dubbio sul riuscire a nuotare bene il tratto successivo.
Punta Ala - Pratoranieri ( Follonica): è più facile perché è più corta ( sempre 20 km comunque) e non ho avuto problemi nella gestione. Ringrazio ancora gli amici del Nuoto Grosseto che l’hanno nuotata a staffetta insieme a me.
Il resto lo hanno fatto i colori , il sole, il mare , le barche, le persone sulle barche appoggio ed all’arrivo, la gente sulla spiaggia .......... grazie a tutti.